Il 2021 si sta dimostrando ricco di cambiamenti importanti. Ci stiamo riappropriando delle nostre speranze dopo i mesi bui del Covid-19. Le agende dei grandi appuntamenti del G7, G20 e COP26 di Glasgow sono piene di tematiche importanti e sguardi promettenti verso nuovi equilibri globali.
Il Piano Next Generation EU ha lo scopo non solo di rafforzare le generazioni future ma anche di riformare i paesi in modo più efficiente. Il vento della digitalizzazione soffia forte e dà la sensazione di una nuova vita per il mondo. Tutti noi comprendiamo la necessità di essere protagonisti.
Questa è la ragione per la quale è stato organizzato l’evento Infopoverty Conference- Grand Conversation al quale ho partecipato lunedì 21 giugno a partire dalle ore 15. L’evento è stato trasmesso in streaming sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/occam.milano.
XXI Infopoverty Conference – Nuovo approccio per una società digitale più equa e inclusiva
La pandemia di Covid 19 ha accelerato il processo di transizione digitale e sociale. Mentre ha dimostrato che la società digitale non può essere il prodotto di un processo randomizzato. Ha fatto emergere quindi questioni cruciali sulla sua governance, nonché sugli effetti a lungo termine delle nostre scelte sul futuro dell’uomo e del pianeta. Infine, ha spinto i 27 Stati membri dell’Unione Europea a sperimentare nuove e più profonde forme di cooperazione.
La sostenibilità economica, sociale e ambientale devono camminare insieme, in linea con gli SDGs delle Nazioni Unite, (SDGs, i cosiddetti criteri di sostenibilità, sviluppo e ambiente). In questo contesto, digitalizzazione e transizione verde sono diventati i driver intersettoriali chiamati a realizzare i tre pilastri della sostenibilità.
Ma aspetto ancora più importante, l’Europa ha posto le basi per cambiare il proprio modello di governance, superando quello precedente, in uso nell’ultimo decennio e basato solo su misure di stabilità macroeconomica e di austerità. Un mutamento che punta verso un nuovo, verde e aperto modello di sviluppo resiliente basato su una convergenza sociale verso l’alto.
XXI Infopoverty Conference, il mio intervento sugli “obiettivi digitali” per il futuro
Nel mio ultimo intervento, alla 20a Infopoverty World Conference, ho sottolineato che la nostra sfida non poteva limitarsi al semplice “accesso” agli strumenti digitali. Ho sottolineato la necessità di raggiungere insieme tre principali “obiettivi digitali”:
- il “diritto all’accesso a Internet per tutti”;
- il “diritto all’alfabetizzazione digitale per tutti”;
- la definizione di una “legge digitale” per la società, nel quadro di un rinnovato e autentico approccio multilaterale.
La condivisione degli stessi problemi in diverse parti del mondo, senza differenze sostanziali tra paesi più sviluppati e paesi arretrati, potrebbe avere l’effetto positivo di facilitare e accelerare il processo verso un nuovo approccio multilaterale.
Per questo sono convinta che le iniziative che riusciremo a realizzare nel prossimo futuro possano diventare un caposaldo della nuova governance globale. Inoltre, credo che stiamo aprendo la strada alla piena portabilità e alla tracciabilità dei diritti di tutti, come standard mondiali comuni per garantire parità di trattamento e condizioni eque.
Servizio offerto da Daniela Rondinelli, deputata al Parlamento europeo, membro non iscritto.
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