Il 4 aprile scorso ho chiesto al Parlamento UE la creazione di corridoi accademici per permettere ai giovani rifugiati ucraini di proseguire gli studi nei nostri atenei.
A tal fine, ho presentato una interrogazione parlamentare alla Commissione europea. L’interrogazione, aperta a tutti gli eurodeputati, è stata accolta con favore da molti europarlamentari.
Ucraina, il programma straordinario ‘Erasmus4Ukraine’ per gli studenti rifugiati
Ben 74 europarlamentari di tutti i gruppi politici hanno co-firmato la mia interrogazione scritta.
Dall’inizio della guerra in Ucraina sono arrivati in Europa oltre quattro milioni di rifugiati. Un quarto di questi sono minorenni e hanno dovuto interrompere ogni attività di studio e formazione. Se le scuole europee sono oggi aperte a questi giovani, poco o nulla si è fatto per aprire le nostre università.
A nostro avviso, la Commissione europea deve istituire un programma straordinario, una sorta di ‘Erasmus4Ukraine’, che preveda la possibilità per i giovani universitari ucraini di iscriversi gratuitamente e frequentare i corsi negli atenei europei.
Oggi questo non è possibile perché mancano gli accordi bilaterali fra le università europee e quelle ucraine. Superiamo i cavilli burocratici. E concediamo una deroga affinché tutti possano essere accolti anche nelle nostre università, in particolare le studentesse perché la maggior parte dei ragazzi sono rimasti invece a combattere in patria.
Riconoscendo loro i crediti formativi daremo la possibilità a questi giovani di proseguire i loro studi accademici nonostante questa orribile guerra.
Non ci sarebbe vittoria più grande per l’Unione europea che quella di riconsegnare nelle mani dei giovani ucraini il loro futuro. E le opportunità che Vladimir Putin sta cercando di strappargli via per sempre.