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Sostanze cancerogene, passo avanti per la tutela salute dei lavoratori
Sostanze cancerogene come benzene, nichel e acrilonitrile. Il Parlamento europeo dice sì a norme più severe – In Italia registriamo oltre 1.000 morti sul lavoro all’anno, in media tre persone al giorno. Una mattanza quotidiana. Queste perdite si sommano agli oltre 8.000 morti all’anno per l’esposizione a sostanze cancerogene sul posto di lavoro.
Queste 8.000 morti avvengono nel silenzio e l’indifferenza più assoluta da parte di istituzioni, media e società. Almeno il 5 per cento di tutti i tumori maligni è dovuto all’esposizione sul posto di lavoro a sostanze cancerogene. Solo il 20 per cento di questi tumori viene individuato e riconosciuto come tale, con l’effetto di distruggere non solo la vita di chi ne è affetto ma anche delle loro famiglie, completamente abbandonate a loro stesse.
L’accordo provvisorio per limitare l’esposizione dei lavoratori a sostanze cancerogene, mutagene e reprotossiche rafforza i livelli di protezione e per prevenirne la formazione dei tumori. E, finalmente, lo fa con un approccio diverso.
Perché dalla pandemia abbiamo imparato che la salute non può essere considerata un costo, ma un investimento fondamentale per il benessere individuale e il bene comune. Mai come in questa circostanza, la giustizia sociale si fonda con il diritto inalienabile alla salute e alla dignità, premessa indispensabile per una ripresa davvero equa e sostenibile che non lasci indietro nessuno.