Reddito di cittadinanza – Gli obiettivi principali del semestre europeo sono lontani anni luce dalle esigenze reali di ripartenza dell’economia europea. Le conseguenze della pandemia sono state più gravi in quelle regioni in cui le asimmetrie economiche e sociali erano già esistenti e profonde. Questa è la prova che dobbiamo modificare le attuali politiche economiche europee di coordinamento e di bilancio.
Il Next Generation EU e il meccanismo di condivisione e solidarietà che lo ispira sono la nuova speranza Ma saranno drasticamente depotenziati se non si riformano contestualmente quegli strumenti che ci hanno portato esattamente dove siamo ora: il Patto di Stabilità e Crescita e il Meccanismo del Semestre Europeo.
Per come sono concepiti oggi frenerebbero ogni tentativo di ripresa. Servono invece politiche espansive di lungo periodo per rilanciare l’economia e l’occupazione. Per questo è ormai improcrastinabile includere nei meccanismi di governance gli obiettivi ambientali e sociali, in condizioni di parità rispetto a quelli economici.
Il reddito di cittadinanza, abbinato alle politiche attive del lavoro, è la risposta giusta per mettere i cittadini al centro di ogni strategia, non a caso il suo rafforzamento era inserito nelle ultime Raccomandazioni della Ue all’Italia.
Il Movimento 5 Stelle è al lavoro per riformare le priorità e gli obiettivi europei. Siamo molto orgogliosi che nella relazione ‘Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche’, domani nella Commissione Occupazione e Affari Sociali del Parlamento europeo, molti nostri emendamenti sono stati inseriti nei compromessi del testo finale.
Segno dell’efficacia della nostra azione politica. Così il governo Draghi coglierà l’opportunità storica e irripetibile di lavorare per un’Europa più unita, più prospera e solidale