La pesca europea è in crisi d’identità e fatica a trovare una strada per il futuro. Lo dimostra il fatto che l’età media dei pescatori in alcune regioni supera i 60 anni, mentre quella delle imbarcazioni europee sfiora i 23 anni di navigazione.
Negli ultimi anni la Commissione europea ha cercato di attrarre nuovi giovani verso questa professione facendo leva sulla formazione. Ma questo non basta a rivitalizzare l’intero settore.
Per il Movimento 5 Stelle è fondamentale aumentare nel bilancio 2021-2027 i finanziamenti del FEAMP a favore della piccola pesca.
Tale intervento servirà in prospettiva alla crescita delle economie delle località costiere anche nell’ottica della sostenibilità. La piccola pesca ha di gran lunga un minore impatto sull’ecosistema marino.
È necessario, inoltre, contrastare la pesca eccessiva e illegale che genera concorrenza sleale.
Il 45% del pesce consumato in Europa viene da Paesi terzi, ove spesso si registra una sistematica violazione delle norme più basilari del diritto del lavoro, nonché degli standard ambientali e sanitari.
Questo è inaccettabile e l’UE dovrebbe sostenere maggiormente una filiera della pesca a km Zero, valorizzando con apposite certificazioni i propri prodotti locali e di qualità.
L’Unione europea non può voltare le spalle al settore, fondamentale per la nostra economia e la nostra cultura. Salviamo la pesca europea con azioni concrete.
Guarda l’intervento in Commissione: https://youtu.be/pPP1vZj9HLk