Grazie all’approvazione della relazione sulle Politiche Occupazionali e Sociali della zona euro nel 2021, su cui sono intervenuta durante la Plenaria, c’è un vasto consenso politico che va verso la direzione di una revisione del Patto di Stabilità e Crescita. Storica battaglia del MoVimento 5 Stelle.
Nel testo abbiamo invitato la Commissione europea a trarre insegnamento dalla crisi. E a lavorare alla costruzione di una nuova governance europea: più sostenibile, solidale, basata sulla giustizia sociale, la integrazione e l’equa distribuzione della ricchezza.
Chiediamo che la revisione avvenga prima della disattivazione della clausola di salvaguardia del 31 dicembre 2022.
Inoltre, l’auspicio che il premier Draghi in Consiglio vinca le resistenze dei Paesi frugali che vogliono tornare ai paradigmi dell’Austerity.
Sono soddisfatta che la relazione contenga due nostre proposte di modifica del Patto di Stabilità:
- la partecipazione dei ministri del Lavoro al Semestre europeo al pari dei ministri dell’Economia.
- la valutazione d’impatto delle politiche economiche europee sui lavoratori, soggetti fragili, PMI.
Proprio sul Patto di Stabilità e Crescita sono intervenuta sulla Notizia.it. Ho spiegato che la partita più importante da giocare resta quella in Consiglio. Il premier Mario Draghi dovrà vincere le resistenze dei Paesi “frugali” come è riuscito a fare il presidente del MoVimento Giuseppe Conte con il Recovery Fund.