La Commissione Occupazione e Affari sociali del Parlamento europeo ha approvato 12 emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle al testo che introduce il numero di sicurezza sociale europeo. Fra questi il più importante è sicuramente quello che specifica la tipologia dei lavoratori protetti da queste nuove norme:
- lavoratori mobili,
- stagionali,
- distaccati siano essi dipendenti o autonomi.
Queste categorie sono, infatti, da sempre le più penalizzate nel vedersi riconosciuti i propri diritti sia durante l’attività lavorativa che successivamente nel ricongiungimento delle pensioni. Grazie invece al numero di sicurezza sociale si garantisce un corretto sistema di scambio di informazioni per lavoratori e imprese e si combatte alla radice la piaga del caporalato.
Così è migliorato il testo della risoluzione
I nostri emendamenti specificano meglio l’obiettivo del numero di sicurezza sociale europeo:
- garantire una concorrenza leale tra le imprese
- ed evitare forme di dumping sociale e salariale.
Lo scopo di questo strumento è garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori facilitando da una parte le procedure burocratiche in capo alle imprese e dall’altra fornendo i dati in tempo reale, grazie a uno scambio automatico delle informazioni.
Auspichiamo che l’iter legislativo sul numero di sicurezza sociale europeo possa essere avviato entro il 2022, così come richiesto dal Movimento 5 Stelle. E approvato dalla maggioranza dei parlamentari. Il nostro impegno in difesa delle imprese sane e dei diritti dei lavoratori in Europa porta frutti e noi non possiamo che esserne orgogliosi.
Il numero di sicurezza sociale europeo è stato immaginato come uno strumento digitale, a prova di frodi e interoperabile in tutti gli Stati membri.
Esso permette di garantire la certezza legale e il rispetto dei diritti dei lavoratori. In particolare dei lavoratori mobili esposti a gravi situazioni di violazione dei diritti, ancor di più con la pandemia di Covid-19.