L’Unione europea difende il reddito di cittadinanza e il salario minimo, due strumenti fondamentali nella lotta alla povertà lavorativa e per una maggiore giustizia sociale. Ringraziamo il Commissario Ue al Lavoro, Nicolas Schmit, che nella sua intervista a La Stampa, fa chiarezza una volta per tutte su queste due misure. Che ricevono ogni giorno attacchi inqualificabili e basati su una montagna di fake news.
La vergognosa propaganda politica che da settimane va avanti in Italia contro il reddito di cittadinanza e contro la povertà sono uno specchio di una certa classe politica indifferente ai problemi reali del Paese.
Per il Movimento 5 Stelle è fondamentale avviare un percorso verso il reddito universale incondizionato. E, soprattutto, rinnovare i contratti collettivi affinché i livelli retributivi siano adeguati all’attuale livello di inflazione. Inferiore per ora alla media europea, ma più elevata di altri Stati dell’Unione europea che hanno provveduto ad aumentare i salari dei lavoratori. L’inflazione sta erodendo in maniera drammatica il potere di acquisto degli italiani.
Moderazione salariale non può diventare sinonimo di mortificazione salariale, il governo prenda subito iniziative concrete e anticipi quanto prima il varo della direttiva europea sul salario minimo europeo, i cui negoziati sono in dirittura di arrivo in Europa”.