Imprese, con l’iniziativa “Yousair” nuove opportunità nelle Marche

Imprese

In questi mesi sto dedicando una buona parte della mia attività politica in visita nei territori. Sono davvero tante le istanze raccolte tra militanti, cittadini e cittadine, imprenditori, e professionisti.

Durante il mandato parlamentare mi sono occupata delle Marche in diverse occasioni. Dopo la pandemia, nel 2021 con il caso Elica, impresa con sede a Fabriano nella Provincia di Ancona, che aveva mandato in esubero circa 409 dipendenti su 560, per delocalizzare il 70% della produzione in Polonia, a Jalcz-Laskovice.

O, ancora, quando al Parlamento europeo ho promosso l’intervento diretto dell’Europa nella lotta alla Peste Suina Africana (Psa) nel 2022 che minacciava di mettere in ginocchio migliaia di allevamenti italiani.

Di questa Regione meravigliosa dalle grandi potenzialità sono tornata ad occuparmi di recente, dopo un interessante confronto con CNA Marche. Perché complice la pandemia Covid 19 e il sisma del 2016, il tessuto imprenditoriale marchigiano sta attraversando ancora una fase di crisi. A dimostrarlo i dati preoccupanti sulle imprese, specialmente PMI, che hanno cessato l’attività negli anni scorsi depauperando il territorio.

I NUMERI DELLA CRISI DELLE IMPRESE MARCHIGIANE

Le recenti statistiche diffuse nel 2023 sul 2022 relative alle aziende marchigiane che hanno cessato definitivamente la loro attività sono un campanello d’allarme che non va ignorato: – 5.543 aziende in un solo anno, un crollo delle PMI di 3,8 punti percentuali. 

La maggior parte degli imprenditori ha cessato l’attività, schiacciato anche dall’inflazione e dalla crescente concorrenza dei paesi terzi. Sono andate perse oltre 2mila imprese artigiane nel cosiddetto “cratere sismico”, segno che nel complesso la condizione in cui versa il tessuto imprenditoriale marchigiano è drammatica (- 4,35% PMI attive). Commercio, agricoltura, e manifatturiero sono i comparti maggiormente penalizzati.

Davanti a queste percentuali, ho ritenuto necessario trovare il modo per sostenere e dare nuova linfa al tessuto produttivo di questa Regione.

YOUSAIR, IL MIO SOSTEGNO A GIOVANI E IMPRESE

In qualità di componente della Commissione Occupazione e Affari Sociali, impegnata a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei giovani, sono stata prima firmataria di una lettera indirizzata alla Commissaria per la Coesione e le Riforme, Elisa Ferreira, per sostenere la richiesta di finanziamento di una iniziativa pilota europea incentrata sui giovani, e ribattezzata “YOUSAIR”.

“YOUSAIR” servirà ad investire sui giovani delle Marche e delle altre regioni ionio-adriatiche nell’ambito della Strategia europea macro-regionale “EUSAIR” che dal 2014 coinvolge dieci paesi dell’area, di cui quattro sono membri dell’Unione europea (Croazia, Grecia, Italia e Slovenia) e sei invece sono extra-UE (Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Nord della Macedonia, San Marino e Serbia), e che a loro volta ricomprendono tre Stati candidati all’adesione all’UE.

Nella lettera alla Commissaria abbiamo sottolineato che:

“Il ruolo e il contributo cruciale della società civile della regione adriatica e ionica, che rappresenta un pilastro fondamentale di cooperazione, competenza e innovazione, sfruttando le forze collettive di diversi soggetti interessati per affrontare le sfide emergenti e cogliere le opportunità per una crescita e uno sviluppo giusti e sostenibili e facilitando l’allargamento dell’UE ai Paesi dei Balcani occidentali.”

ALLARGAENTO A EST DELL’EUROPA, UN PERCORSO INEVITABILE

Sono convinta che occorra accompagnare il cammino di allargamento dell’Unione europea ad altri Stati, proprio perché è un percorso inevitabile. La prossima tappa dell’allargamento a Est – conflitti permettendo – punta ai Balcani occidentali.

In particolare, il conflitto russo-ucraino ha riacceso il dibattito sull’adesione di paesi terzi all’UE. L’Ucraina ha ricevuto lo status di Paese candidato nel 2023, anche se il percorso che precede l’adesione è lungo. Al Paese candidato infatti si chiede di realizzare una serie di riforme e di cambiamenti economici, sociali e politici, che nel caso specifico dell’Ucraina sono difficili da raggiungere oggi, almeno, fino a quando non si risolverà il conflitto.

Soltanto allora, il governo ucraino, mentre avvia la ricostruzione del Paese, potrà contestualmente tentare di lavorare per rafforzare la Democrazia, e renderla solida e riconoscibile ovverosia in linea con i Trattati europei.

Siamo consapevoli che l’allargamento rappresenta già uno dei più caldi della politica europea, e lo sarà, soprattutto, nei prossimi anni. Come sappiamo che l’allargamento a Est è stato un percorso “frettoloso”, ma per l’appunto inevitabile, riuscito, per ora solo in parte. Per questo, l’integrazione dei Balcani occidentali richiede il massimo della cautela, ma anche quel pizzico di visione politica in grado di evitare di commettere alcuni degli errori del passato.

Storicamente, la maggior parte dei paesi dell’Est Europa ha scelto di allontanarsi dalla Russia, dopo anni di influenza dell’ex Unione Sovietica: in particolare i Paesi Baltici. Attualmente, ci sono Stati extra europei che aspirano a entrare a far parte dell’UE, ma che non sono ancora pronti; è il caso della Serbia che sta negoziando il suo ingresso in Europa da 12 anni.

Eppure, nel frattempo, gli stessi intrattengono rapporti economici e relazioni istituzionali privilegiate con l’Europa.

COS’È E COME FUNZIONA LA STRATEGIA EUSAIR

Con l’obiettivo di preparare il terreno per l’integrazione dei Balcani occidentali con l’Unione europea, nel 2014, dopo l’ingresso della Croazia nell’UE il 1° luglio 2013, il Consiglio UE e la Commissione UE hanno dato vita alla cosiddetta EUSAIR, European Strategy for The Adriatic and Ionian Region.

Strategia adottata per promuovere la prosperità e la crescita sociale ed economica dei territori che affacciano sul mar Adriatico, migliorandone l’attrattività, la competitività e le connessioni terrestri e marittime.

Da dieci anni, questa strategia EUSAIR è fondamentale per gli enti locali, le imprese e le famiglie che risiedono nelle Marche. Le risorse europee stanziate hanno consentito di cogliere nuove opportunità sotto il profilo economico. Lo dimostrano i dati relativi ai ricavi e al volume di investimenti delle PMI della Regione ancora attive, e che stanno a significare che le potenzialità ci sono ancora.

È per questo motivo che non possiamo lasciare che questa strategia muoia o s’indebolisca. Occorre invece rafforzarla coinvolgendo i giovani.

Per questo, ho sostenuto la richiesta di finanziamento per avviare l’iniziativa sperimentale “YOUSAIR” dedicata specificamente alle nuove generazioni che hanno le competenze che servono, specialmente quelle digitali, utili ad aggiornare e riformare il Piano di Azione EUSAIR, e a sostenere così le piccole-medie imprese marchigiane che hanno sempre più bisogno di relazioni economiche e istituzionali sane e vive con i paesi dell’Est.