Ho votato a favore di questo provvedimento perché ritengo che in uno stato di emergenza pubblica, quale quello alimentato dalla pandemia da COVID-19, i principi fondamentali dello Stato di diritto, della democrazia e del rispetto dei diritti fondamentali devono comunque essere preservati. Allo stesso tempo, tutte le misure di emergenza, le deroghe e le limitazioni devono essere soggette a tre condizioni generali, ovvero la necessità, la proporzionalità in senso stretto e la temporaneità, regolarmente applicate e interpretate nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), della Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) e di vari tribunali costituzionali (e di altro tipo) degli Stati membri. Le reazioni alla crisi hanno dimostrato, in generale, la forza e la resilienza dei sistemi democratici nazionali, pertanto ritengo che le misure straordinarie debbano essere accompagnate da una più intensa comunicazione tra governi e parlamenti, oltre che da un dialogo più intenso tra i cittadini, la società civile e l’opposizione politica, al fine di creare un ampio sostegno per le misure straordinarie e garantire che siano attuate nel modo più efficiente e rapido possibile, evitando nel contempo provvedimenti repressivi o che possano mettere a rischio le libertà fondamentali.