Comunicato stampa 14.07.2022 – Famiglie e imprese stanno assistendo impotenti a una crisi politica in perfetto stile Papeete: in piena estate e davanti un autunno difficile con la guerra in Ucraina, il caro bollette e la crisi energetica. La scelta di disertare l’Aula ha aperto una crepa nella tenuta del governo, e quindi, dell’Italia. Giudico questa decisione, una decisione da irresponsabili. Uno schiaffo alla serietà, al senso di responsabilità e alla necessità di garantire stabilità all’Italia. Non votare la fiducia al Decreto Legge ‘Aiuti’, comunque un provvedimento con sostegni alle famiglie e alle imprese contro il caro vita paragonabile solo a quello della metà anni Ottanta, è il preludio del disastro. Un disastro politico, sociale ed economico.
Il governo guidato da Mario Draghi è nato come governo di unità nazionale con precisi obiettivi, tutti cruciali in questo momento così delicato per l’Italia. Oggi rischiano di saltare i punti più importanti dell’agenda politica: la messa a terra del PNRR, il salario minimo, il taglio al cuneo fiscale, gli aiuti economici per famiglie e imprese, il tetto massimo al prezzo del gas sui tavoli europei. Insomma, dopo il 14 luglio scorso siamo più deboli a livello internazionale, più esposti ai mercati e sicuramente meno autorevoli agli occhi dell’Europa. Un tremendo autogol su battaglie sociali ed economiche fondamentali che credo tradisca le aspettative e i bisogni di tanti italiani.
Servizio offerto da Daniela Rondinelli, deputata al Parlamento europeo, membro non iscritto.
Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.