In questi cinque anni di mandato al Parlamento europeo, ho visitato molti territori. Non è vero che i cittadini e le cittadine non sono interessati al futuro dell’Europa.
È ciò che vogliono farci credere i sovranisti, e in particolare le destre europee, pronti a mettere a repentaglio il percorso costituente dell’Unione europea, pur di far prevalere egoismi e nazionalismi.
Ai territori dico – cittadini e cittadine, famiglie, imprese e amministratori locali – pensare che gli Stati da soli possano affrontare le sfide e le crisi in atto è anacronistico.
Il progetto europeo – cantiere in costruzione – è indispensabile e irreversibile, se vogliamo garantire un futuro migliore ai nostri figli e figlie. Alle prossime generazioni.
L’Europa per te è l’Europa politica, unita, solidale, resiliente alle minacce interne ed esterne, con un ruolo riconoscibile e riconosciuto oggi più che mai in politica estera. L’Europa per te parla a una sola voce. Per raggiungere tale ambizioso obiettivo sono necessarie riforme istituzionali cruciali.
La riforma dei Trattati europei è una delle priorità dell’Europa dei prossimi cinque anni per cambiare la governance politica ed economica e accelerare il processo d’integrazione, a partire dalle politiche del lavoro e del welfare, l’occupazione, la politica industriale, energetica e migratoria.
L’Europa per te è Unita, Sociale e Federale. Il rispetto dei diritti e delle libertà
fondamentali, alla base dello Stato di diritto e del modello di democrazia liberale, sia la precondizione per entrare (e restare) nell’Unione europea.
L’obiettivo è impedire che i paesi che aspirano invece a realizzare modelli di democrazia illiberale indeboliscano il progetto europeo, che nasce e si fonda sui principi di uguaglianza, libertà e giustizia sociale e che per oltre 70 anni ha garantito la Pace tra i popoli.
L’Europa per te, Politica, Unita, Sociale e Federale funziona attraverso un processo legislativo più trasparente e democratico che mette al centro delle azioni politiche dell’Unione europea il Parlamento Ue, dotandolo di un maggiore potere di iniziativa legislativa.
Lo hanno chiesto i cittadini e le cittadine europee nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa e spetta alle forze progressiste portare avanti le istanze con cui la società civile chiede una profonda riforma istituzionale e politica dell’Europa per accorciare la distanza dai territori.
Occorre superare il meccanismo dell’unanimità in Consiglio europeo, sistema ingiusto e vetusto, tradottosi in tante occasioni in veti che hanno bloccato l’azione politica dell’Unione europea, a danno della credibilità, autorevolezza e rapidità nel fornire risposte ai cittadini e cittadine.
L’Europa per te è guidata da un ministro degli Esteri, per ritrovare le ragioni della Diplomazia e della Pace in un contesto geopolitico instabile dominato da conflitti logoranti e pesanti per le popolazioni civili coinvolte e i territori, e che inoltre distraggono dal perseguimento degli obiettivi della transizione verde, per mitigare gli effetti negativi della crisi climatica, e della transizione digitale, che con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, deve essere messa al servizio dell’Uomo.
L’Europa per te abbandona le divisioni e le frizioni interne che hanno dominato questi anni la gestione dei flussi migratori. Con coraggio e intelligenza porta a termine riforme indispensabili per costruire un sistema europeo di accoglienza e integrazione, mettendo fine all’approccio perennemente emergenziale di un fenomeno strutturale.
Basta con la propaganda dei muri, delle recinzioni o dei respingimenti. È tempo di voltare pagina: riformare i Regolamenti di Dublino per distribuire equamente in tutti i paesi europei il carico dell’accoglienza e dell’integrazione, anche agevolando i ricongiungimenti familiari – la chiave per una migliore gestione delle migrazioni secondarie e un’adeguata protezione dei minori stranieri non accompagnati.
Infine, investire in un modello europeo di accoglienza diffusa e d’integrazione, al fine di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro in un mercato unico in cui le imprese in diversi settori fanno fatica a reperire manodopera formata.
L’Europa per te è l’Europa politica dove egoismi e nazionalismi non possono trovare spazio.
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