Editing genomico, risultato eccellente: innovare il modello agricolo!

Editing genomico

Con l’ultima Plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo ho raggiunto un risultato importante. La Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale si è riunita in seduta straordinaria per votare il testo sulle nuove tecniche genomiche o New Genomic Techniques.

Sto parlando di un testo strategico per regolamentare uno degli strumenti chiave della innovazione in agricoltura o agricoltura di precisione con cui abbiamo l’ambizione di rendere questo settore più forte e più resiliente alle sfide presenti e future, legate soprattutto alla sostenibilità ambientale e all’utilizzo efficace ed efficiente delle risorse idriche.

Le nuove tecniche genomiche, che non hanno nulla a che vedere con i vecchi organismi geneticamente modificati o OGM, rappresentano un’opportunità unica. La commissione Agricoltura, a grande maggioranza, ha perciò approvato questo testo che consentirà di offrire agli agricoltori piante più resistenti, in grado di reggere gli stress idrici e le malattie senza uso di fertilizzanti o fitofarmaci.

Il risultato è stato eccellente, poiché tutti i miei emendamenti sono stati approvati e inseriti nei cosiddetti compromessi che si discuterà nella prossima Plenaria del 2024.

LE MIE PROPOSTE SULL’EDITING GENOMICO

Innanzitutto, ho sempre sostenuto la necessità di garantire la tracciabilità dei prodotti NGTs (New Genomic Techniques) e al tempo stesso la massima trasparenza ai consumatori in modo da essere consapevoli di ciò che acquistano e mangiano e agli agricoltori che scelgono le sementi da coltivare.

Per garantire la tracciabilità e la trasparenza di questi prodotti sono necessari criteri oggettivi, basati su dati scientifici per stabilire e accertare, se una pianta NGTs sia equivalente a piante presenti in natura, selezionate in modo convenzionale. Ho perciò chiesto e ottenuto la definizione di una procedura specifica che consenta alla autorità competenti di verificare il rispetto di tali criteri oggettivi. E, prima, di rendere immettere sul mercato nazionale ed europeo piante e prodotti realizzati con le tecniche genomiche.

Sì ALL’EDITING GENOMICO MA TUTELANDO L’ACCESSO AL CIBO

Inoltre, sono particolarmente soddisfatta perché ho vinto la mia battaglia per garantire, come richiesto dagli agricoltori italiani, l’esclusione dei prodotti biologici dal provvedimento, tutelando le specificità e le peculiarità dei prodotti agroalimentari BIO, e quella dei brevetti per specifici prodotti trattati con le NGTs, come il grano o le patate che presentano delle particolari caratteristiche dal punto di vista genetico.

Con lo sviluppo tecnologico e la innovazione in agricoltura, il nostro dovere resta quello di difendere la democrazia alimentare e l’accesso di tutti e tutte al cibo.

Non solo. Come in altre occasioni, convinta che tutti i paesi europei debbano fare la loro parte nel pieno rispetto delle norme europee, ho sventato la introduzione dell’opting out meccanismo normativo che avrebbe permesso ai singoli Stati membri di derogare al regolamento sulle New Genomic Techniques che, invece, è direttamente applicabile negli ordinamenti nazionali. La strada per rendere l’agricoltura resiliente, sostenibile e in grado di garantire la nostra sicurezza alimentare è questa. Quella giusta.

IMPORTANTE TASSELLO DI INNOVAZIONE AGRICOLA

Lo sviluppo tecnologico e quindi gli investimenti nell’agricoltura di precisione, la riduzione degli sprechi alimentari, il sostegno al reddito ai piccoli agricoltori e allevatori sono gli ingredienti fondamentali per fare in modo che il modello agricolo europeo rimanga strategico e al tempo stesso sostenibile a livello ambientale e sociale. L’editing genomico è un tassello della innovazione agricola.

Di agricoltura sostenibile si è parlato anche durante la Conferenza delle Parti a Dubai, COP28, e si continua a parlare nelle Istituzioni internazionali ONU e FAO perché è un settore che ha un impatto molto importante sul Pianeta e sull’equilibrio climatico.

L’Unione europea, assuntasi l’impegno di raggiungere la neutralità climatica, sta tracciando un percorso di sostenibilità, di innovazione e di rinnovamento per permettere agli operatori del settore di contribuire alla transizione ecologica ed energetica, una priorità e una urgenza, traghettando tutti i paesi membri verso la costruzione di un modello agricolo moderno e adatto alle esigenze di sicurezza e autonomia alimentare, alla tutela della biodiversità e del suolo, alla lotta allo spreco alimentare e alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra. Al tempo stesso cercando, costantemente, un indispensabile equilibrio e compromesso economico e sociale.