ROMA, 14 maggio – Negli ultimi anni abbiamo fatto grandi passi in avanti sull’economia sociale in Europa, ma altri dobbiamo farne ancora a partire dalla prossima legislatura per rafforzare il mondo delle cooperative a livello settoriale, penso ad esempio al lavoro encomiabile svolto dalle cooperative sociali e sociosanitarie che suppliscono ai numerosi limiti del nostro welfare.
Per sostenere il mondo cooperativo in Europa occorrono riforme fiscali e rafforzare le politiche di coesione, proprio perché l’economia sociale e l’innovazione sociale non sono un costo piuttosto un pilastro fondante di una democrazia matura e compiuta.
Le cooperative possono essere ancora più centrali per lo sviluppo del settore agroalimentare: sarà fondamentale che la nuova Politica Agricola Comune riconosca il ruolo delle Organizzazioni di Produttori e del mondo cooperativo, per rafforzare uno dei settori strategici dell’Unione europea e garantire pieno sviluppo anche alle zone rurali.
Sono convinta occorra agire sulla intera filiera agroalimentare europea contrastando le vendite sottocosto, producendo di più e meglio senza sfruttare suolo e acqua e agevolando l’agricoltura 4.0 affinché sia alla portata di tutti, incluse le nuove sementi NGT più resistenti a siccità e parassiti, in un mercato interno in cui dobbiamo continuare ad arginare ogni forma di concorrenza sleale e dumping che come per le imprese minano anche le cooperative sane e oneste.