CBAM, “Abbiamo salvato l’acciaio italiano, von der Leyen lo riconosce”

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Regolamento CBAM – Lo scorso luglio 2021 si è consumata una delle mie principali battaglie politiche. Ho difeso gli interessi italiani e quelli europei. Ho sostenuto a gran voce la necessità di inserire nel meccanismo della tassa sul carbonio alla frontiera anche i prodotti siderurgici di alta qualità italiani.

Ora, il mio sforzo è stato ripagato anche dal riconoscimento della Commissione europea che lo scorso 24 agosto mi ha inviato una lettera di ringraziamento.

CBAM, un’azione politica che ha contribuito a evitare la “crisi perfetta”

Grazie all’iniziativa politica del Movimento 5 Stelle lo scorso luglio abbiamo evitato una crisi perfetta che avrebbe penalizzato la produzione di acciaio italiano. Messo in grave pericolo moltissimi posti di lavoro e la sopravvivenza di Acciai Speciali Terni Spa. Un leader europeo nella produzione di laminati di acciai Inox e speciali.

Questo riconoscimento arriva direttamente dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che, in una lettera, mi ringrazia personalmente per l’iniziativa politica sulla questione dell’iniziale esclusione degli acciai speciali dal Regolamento europeo CBAM (Carbon Border Adjustement Mechanism) presentato lo scorso 14 luglio.

Nella lettera, von der Leyen ammette di aver condiviso le nostre preoccupazioni sulla paventata esclusione dall’elenco dell’Emissions Trading System (ETS) ovvero lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra. Von der Leyen aggiunge di avere disposto la modifica del testo, preso atto della rilevanza e fondatezza delle mie richieste, dopo aver letto la lettera firmata da tutta la delegazione del Movimento 5 Stelle e da altri otto eurodeputati di tutti i gruppi politici.

Il cammino che ci attende verso la transizione ecologica richiede un grande lavoro politico condiviso. E noi lavoreremo in questa direzione, difendendo le nostre imprese e i nostri lavoratori dalle minacce della concorrenza sleale, soprattutto asiatica. La nostra battaglia in difesa del Made in Italy e del lavoro non finisce qui.

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