Il Parlamento europeo sta lavorando a una proposta di legge da presentare alla Commissione europea con l’obiettivo di rafforzare le condizioni di lavoro degli artisti e dei creativi in tutti gli Stati membri attraverso una normativa europea armonizzata che garantisca diritti e tutele adeguate a tutti i lavoratori e le lavoratrici, compresi quelli transfrontalieri e inoltre tutte le maestranze e i professionisti con competenze tecniche specifiche.
ARTISTI E CREATIVI, L’AUDIZIONE A ROMA
Dopo l’audizione da me organizzata lo scorso 26 giugno con le parti sociali e i testimonial, i quali conoscono le difficoltà del settore dello spettacolo, dell’arte, della cultura, della musica e della creatività, negli scorsi giorni sono intervenuta in Commissione congiunta Cultura-Occupazione e Affari Sociali per indicare quali sono le priorità al fine di riuscire a garantire diritti e tutele sociali agli artisti, ai creativi, ai tecnici e alle maestranze.
Questo mio intervento è il preludio di un lavoro più ampio che mi vede relatrice ombra del dossier in questione e che porterò avanti nei prossimi mesi con i colleghi del Parlamento europeo per arrivare a elaborare una proposta di legge chiara, a tutela della cultura, dell’arte, della creatività e dell’intrattenimento nell’Unione europea. Una proposta di legge mi auguro giusta ed equa per milioni di lavoratori e lavoratrici.
LE PRIORITÀ DI INTERVENTO
La pandemia Covid-19 ha colpito duramente artisti e creativi italiani. Da anni denunciano condizioni di lavoro precarie e atipiche, aggravate dal problema dei salari bassi e non dignitosi.
A mio avviso è necessario intervenire su quattro priorità:
- rafforzamento della contrattazione collettiva e salario equo;
- sostegno al reddito e indennità di discontinuità;
- introduzione della condizionalità sociale;
- contrasto alla formazione informale.
La cultura e la libertà delle arti contribuiscono in misura significativa alla vivacità della società e consentono a tutti i segmenti della stessa di esprimere la propria identità, favorendo la coesione sociale e il dialogo interculturale. Anche per questo è importante dare alle tante professionalità che lavorano nel settore i giusti riconoscimenti in termini di diritti e tutele.