Newsletter n.25 – Lascio il Movimento Cinque Stelle per aderire al nuovo progetto politico di Insieme per il Futuro. Ho aderito subito e convintamente e non è stato facile. Dopo due anni e mezzo al Parlamento europeo, durante i quali sono convinta di avere dato tanto e di avere ricevuto altrettanto dal M5S, ho deciso di seguire Luigi Di Maio al quale mi lega un forte rapporto di stima e di fiducia. Nell’editoriale di questo numero spiego i motivi della mia decisione.
Questi gli altri argomenti che ho approfondito.
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Salario minimo, la legge UE vincola l’Italia. Falso il contrario!
La legge europea sul salario minimo è uno dei provvedimenti più importanti dell’attuale legislatura dell’Unione europea. Una conquista storica per i lavoratori e le lavoratrici, per le imprese e per le famiglie. Sono ancora convinta che la legge UE sul salario minimo vada approvata a tempo di record. Il nostro Paese non può più permettersi di rinviare una scelta politica decisiva sia sul piano economico sia sul piano sociale.
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Povertà lavorativa, il salario minimo garanzia in tempo di crisi
Il numero di lavoratori poveri in Italia ha raggiunto livelli record. Circa un quarto degli occupati ha un reddito individuale basso, mentre un lavoratore su dieci si trova in una condizione di povertà. Durante le crisi economiche, salari minimi adeguati rappresentano un fattore fondamentale di protezione dei lavoratori con redditi medio-bassi e possono garantire una ripresa economica socialmente sostenibile e più inclusiva.
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Crisi energetica, fronteggiarla senza rinunciare all’ambiente
Lo scorso 22 giugno, il Parlamento europeo ha dato il via libera alla riforma del sistema di scambio di quote di emissioni e all’introduzione della Carbon Border Tax – la tassazione del carbonio alla frontiera – dopo una prima bocciatura che aveva fatto temere lo stallo completo sul pacchetto Fit for 55. Il compromesso raggiunto tra i partiti di maggioranza è un punto a favore della transizione energetica su cui l’Unione europea punta ora più che mai con il conflitto in Ucraina.
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Care Strategy, stop al sommerso e ai salari da fame per servizi di qualità
Il 21 giugno, la Commissione Occupazione e Affari Sociali del Parlamento europeo ha dato il via libera alla CARE Strategy. Un importante progetto di relazione sul lavoro della cura e dell’assistenza che grazie alla mia proposta include anche il lavoro domestico.
Il settore dell’assistenza e della cura ha la più alta incidenza di occupazione femminile e straniera, salari bassissimi, e tanto lavoro nero e irregolare.
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Transizione climatica e Mediterraneo al centro dei bandi UE per luglio
Parte l’importante progetto UE Interreg Euro-Med, per la transizione climatica neutra, con il Mediterraneo al centro dell’attenzione. Tra i progetti finanziati dal Governo italiano segnaliamo il sostegno del passaggio al cloud della PA e delle scuole e gli aiuti al settore turistico-alberghiero per il passaggio alla transizione ecologica.