Nel suo discorso di insediamento il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tracciato con profonda saggezza e autentico spirito repubblicano l’orizzonte verso il quale dovranno incamminarsi le forze politiche italiane nei prossimi anni.
Noi crediamo che quei valori che ha rappresentato e le sfide che ha delineato per l’unità e la crescita della nostra società debbano essere anche un faro per tutta l’Unione europea.
Dalla lotta al precariato e alla povertà fino alla stabilità internazionale. Dalla transizione ambientale alle politiche giovanili.
I leader europei si ispirino alle parole del Presidente Mattarella e alla sua devozione per il bene comune. Il destino dell’Italia e quello dell’Unione europea sono intrecciati. E, per questa ragione serve oggi quel salto di qualità nel processo di rafforzamento dell’integrazione europea che assicurerà pace e sicurezza. Un maggiore benessere economico e una più convinta ed efficace lotta ai cambiamenti climatici.
Il futuro delle prossime generazioni dipende anche dall’unità con cui l’Unione europea sopra affrontare le prossime sfide.
Mi ha colpita molto il passaggio in cui il Capo dello Stato ha chiesto alla politica di ispirarsi ai principi Costituzionali per un nuovo Umanesimo. E l’appello sulla valorizzazione dei giovani che, come ha detto lucidamente, non possono essere relegati alle periferie esistenziali. Sanno di avere sulle loro spalle la responsabilità del futuro del Paese.