Lunedì 13 settembre 2021 il Parlamento discute e vota la Relazione su condizioni di lavoro eque, diritti e protezione sociale per i lavoratori delle piattaforme. Nuove forme di occupazione legate allo sviluppo digitale.
Venerdì 11 settembre 2021 intervengo al Festival Luci sul Lavoro – 12 esima edizione, Comune di Montepulciano – parlando proprio del fenomeno della Gig Economy. Iconicamente rappresentato dai rider delle principali piattaforme del food delivery. Mentre aumentano le fila dei cosiddetti “gig workers”, i lavoratori sono sempre più esposti al precariato e allo sfruttamento. In Europa e nel resto del mondo.
Lavoratori delle piattaforme, la Conferenza Costruire un futuro di lavori di qualità
La Confederazione europea dei sindacati (o Etuc, European Trade Union Confederation) ha organizzato la Conferenza sui lavoratori delle piattaforme: Costruire un futuro di lavori di qualità. Nel mio intervento ricordo che le destre europee e quelle italiane, in particolare Lega e Fratelli d’Italia, hanno detto no alla Relazione. Ritengo che sia un dato politico non trascurabile.
Dinanzi ad opachi algoritmi, forme sempre più subdole di sfruttamento, dumping sociale e fiscale delle multinazionali, le destre preferiscono voltare la testa dall’altra parte. Sostenendo uno status quo, in cui le piattaforme digitali si sentono sempre più libere di agire senza tenere conto delle tutele e dei diritti dei lavoratori. Solo per potere avere profitto. La difesa dei lavoratori delle piattaforme dovrebbe essere piuttosto una battaglia condivisa da tutte le forze politiche.
Dopo avere presentato 22 emendamenti, 19 sono stati inseriti nei compromessi. Ho lavorato assieme all’Etuc e più in generale con le forze progressiste presenti al Parlamento europeo, affinché si giungesse alla discussione e alla votazione in Plenaria con un testo che potesse difendere a 360° i diritti dei gig workers europei e nazionali.