Newsletter 3- Per questa impegnativa campagna elettorale, ho l’ambizione di mantenere al centro i temi europei. Un’ambizione sì. Perché di fatto il voto per il rinnovo del Parlamento europeo si è trasformato in un confronto politico a livello nazionale: i partiti sono impegnati a pesarsi nel proprio Paese piuttosto che in Europa. Accade in tutti gli Stati membri. La conseguenza è che l’Unione europea oggi non viene sufficientemente valorizzata ma soprattutto raccontata nel modo giusto ai cittadini e alle cittadine.
Ho poi raccontato i miei più importanti risultati raggiunti durante l’arco di questa legislatura.
- LAVORO E OCCUPAZIONE
Nei cinque anni di mandato al Parlamento europeo, mi sono sempre battuta per la giustizia sociale e per costruire l’Europa delle opportunità, dei diritti, delle tutele e del benessere per tutti e per tutte. Il mio lavoro, in qualità di componente della Commissione Occupazione e Affari Sociali del Parlamento europeo, ha dato i suoi frutti, con numerosi provvedimenti legislativi decisivi approvati. Questa è la mia base solida per rilanciare un’azione politica a livello europeo ancora più forte e più incisiva che non può prescindere dal dialogo strutturato con i territori, le organizzazioni della società civile, le imprese e i cittadini e le cittadine.
- EUROPA SOCIALE
Un abitante europeo su cinque, pari a 95 milioni di persone, è a rischio povertà o esclusione sociale. La mia azione politica è sempre stata ispirata dal principio di non lasciare indietro nessuno, aiutando chi è in difficoltà e combattendo alla radice le cause all’origine della povertà e dell’esclusione sociale. Dobbiamo creare uno Stato Sociale Europeo con un’adeguata dotazione finanziaria, perché le politiche sociali non possono più essere affidate completamente agli Stati nazionali.
- AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE
Da oltre 10 anni mi occupo di agricoltura. Tante volte mi sono confrontata con gli imprenditori, i coltivatori diretti, le associazioni di categoria e i sindacati. In un contesto politico, economico e sociale turbolento come quello attuale, gli agricoltori e gli allevatori sono attori fondamentali, che in primis l’Unione europea deve sapere prendere per mano per riuscire a portare a termine il percorso di trasformazione ed evoluzione del modello produttivo – pensiamo solo all’agricoltura innovativa o di precisione – strumento per rafforzare la competitività del settore agricolo, specialmente quei segmenti che esistono grazie al potenziale espresso dai territori. In questi cinque anni di lavoro, in qualità di componente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo, ho sempre sostenuto l’idea che gli agricoltori e gli allevatori sono i guardiani dei territori e della natura, e con loro è fondamentale costruire un dialogo strutturato e attento per potere elaborare adeguate politiche agricole
Troverete inoltre le mie interviste a: